In una lettera pubblicata ieri dal Daily Telegraph, Stephen Hawkings e altri dieci firmatari inglesi hanno chiesto al premier David Cameron un perdono ufficiale per la condanna che Alan Turing dovette subire nel 1952, dopo aver confessato rapporti omosessuali tra adulti consenzienti. Una condanna che porto’ a una cura consistente di iniezioni di estrogeni. […]
Alan Turing: genio gay da riabilitare (La Repubblica – 15/12/12)
Il francese Henry Poincaré, del quale si celebra nel 2012 il centenario della morte, fu uno dei dei massimi matematici della sua epoca, insieme al tedesco David Hilbert. Fra gli innumerevoli contributi che egli diede alla matematica, il più singolare fu uno studio su un problema apparentemente futile, relativo alla stabilita’ del sistema solare “alla lunga”. […]
La formula del pensiero (La Repubblica – 22/11/12)
Un prestigiatore versa del caffe’ o del te’ caldo in una tazza, lo rimescola con un cucchiaino metallico, e questo si fonde fino a sciogliersi nella bevanda, come se fosse di cioccolato. Dove sta il trucco? In realtà non c’e’! Perché e’ vero che i metalli in genere si sciolgono soltanto ad alte temperature, ma non sempre: ad esempio, il gallio si scioglie a trenta gradi. […]
La Tavola delle leggi (La Repubblica – 9/11/12)
Gerusalemme e’ la prova sperimentale che nella teologia monoteistica, a differenza che nella fisica quantistica, non esiste un “principio di esclusione” come quello di Pauli, che impedisca a più fedi di occupare lo stesso luogo santo. La divisione in quartieri della città veccia, circondata da imponenti e ben restaurate mura, testimonia infatti che quello stesso fazzoletto di terra possiede il medesimo inusitato interesse per gli ebrei, i cristiani, e gli islamici. […]
Gerusalemme rivelata (L’Espresso – 8/11/12). Per una critica, vedi qui.
E’ morto a quasi novant’anni Marcello Cini, influente e discusso scienziato enage’, nel senso alto della parola: quello portato alla ribalta dalle contestazioni studentesche degli anni ’60, e oggi purtroppo solo un ricordo dei tempi passati. […]
Addio a Marcello Cini, fisico e ambientalista (La Repubblica – 24/10/12)
Diceva lo storico Edward Gibbon che l’educazione e’ sempre inutile, eccetto nei casi in cui e’ superflua. Se fosse vero, la scuola andrebbe chiusa a tutti, eccetto che ai geni. E in breve il mondo sarebbe popolato di analfabeti e ignoranti, perché la gente normale fatica forse a diventare umana andando a scuola. […]
Se un asino a scuola diventa premio Nobel (La Repubblica – 10/10/12)
Galileo e’ il più grande scrittore della letteratura italiano di ogni secolo. Affermazione perentoria, questa, che certamente farà sorridere di sufficienza il lettore umanista, pronto a consigliare al matematico di preoccuparsi di argomenti di dua competenza. Peccato pero’ che l’affermazione sia di uno dei nostri maggiori letterati: la fece infatti Italo Calvino sul Corriere della Sera il 24 dicembre 1967, non mancando di suscitare reazioni e proteste. […]
Galileo, il più grande scrittore italiano (Il Fatto Quotidiano – 3/10/12)
Nel corso dei secoli, i detrattori della scienza hanno prefigurato gli scenari più catastrofici sui suoi possibili sviluppi. L’apprendista stregone di Goethe, il Frankenstein di Mary Shelley, Il Dottor Jekill e Mister Hyde di Stephenson, Il dottor Moreau di Wells, mettevano tutti in guardia sul pericolo che le scoperte scientifiche potessero scappare di mano agli scienziati e provocare guai inimmaginabili. […]
Quella mostruosità oltre l’immaginazione dell’agosto 1945 (La Repubblica – 1/10/12)
Uno dei più grandi matematici del Novecento, William Thurston, e’ morto il 21 agosto a sessantacinque anni e verrà ricordato in questi giorni dalla sua università. Quella di Cornell dove, il semestre scorso l’avevo visto due o tre volte, aggirarsi sofferente. Ben altra immagine da quella dell’uomo sorridente ed elegante, che solo due anni fa, nel 2010 a Parigi, era stato il testimonial d’eccezione a una sfilata di alta moda. […]
La geometria spiegata con l’uncinetto (La Repubblica – 18/09/12)
L’algebra e’ necessaria? A porsi la domanda non e’ ovviamente un matematico, o uno scienziato. Bensì, un politologo, preoccupato del fatto che ormai nelle scuole statunitensi la matematica sia diventato un ostacolo obbligatorio, che devono superare tutti coloro che poi vorranno iscriversi a qualunque tipo di corso di laurea all’università, scientifico o umanistico che sia. […]
Perché un Paese ha bisogno di studiare la matematica (La Repubblica – 28/08/12)
Tra i lasciti del sapere classico, i più duraturi sono le classificazioni dei quattro elementi e dei cinque sensi. I quattro elementi oggi sono passati di moda, eccetto che nelle librerie esoteriche, per almeno due buoni motivi: gli elementi chimici sono circa un centinaio, invece di quattro, e nella loro pur lunga lista non si trovano né la terra, né l’acqua, né l’aria, né il fuoco. […]
Tu chiamale se vuoi percezioni (La Repubblica – 17/08/12)
Nel Settecento, a qualcuno che gli chiedeva ammirato cosa immaginava che il mondo avrebbe pensato di lui, il vecchio Isaac Newton rispose: “Non lo so. Ma a me sembra di essere stato solo un fanciullo che gioca sulla riva del mare e si diverte a trovare, ogni tanto, un sassolino un po’ più levigato o una conchiglia un po’ più graziosa del solito, mentre il grande oceano della verità si stende inesplorato dinanzi”. […]
Cosi’ la scienza approfitta dell’ignoto (La Repubblica – 29/07/12)
Uno degli stereotipi più diffusi sigli scienziati e’ che siano un po’ fuori di testa. Al massimo, si discute se sono matti perché fanno fli scienziati o se fanno gli scienziati perché sono matti. Ma, in un caso o nell’altro, si accetta come assodato che la scienza e la pazzia siano legate a doppio filo. […]
I pazzi scienziati (La Repubblica – 19/07/12)
Terza tappa del percorso alla ricerca dei punti di contatto tra il lavoro della ricerca scientifica e quello della scrittura letteraria. Dopo l’intuizione e gli studi teorici, entriamo nel vivo della questione: l’esperimento. Che dovrebbe coincidere con la prima stesura di un testo. […]
Quando un racconto sembra un esperimento (La Repubblica – 4/04/12)
Verso il sesto secolo prima della nostra era i Pitagorici scoprirono un fenomeno geometrico interessante. Se si prende un rettangolo, e si taglia via da esso il quadrato costruito sul lato minore, si ottiene un rettangolino, che in genere sara’ di forma diversa da quello di partenza. In un unico caso si ottiene un rettangolino che ha esattamente la stessa forma.[…]
Sezione Aurea (La Repubblica – 4/03/12)
Nel gennaio del 1962 Michael Atihay, all’epoca un giovane ricercatore, domando’ ad un ancor piu’ giovane ricercatore, Isadore Singer, perche’ una certa quantità geometrica fosse un numero intero. La sorpresa risposta fu: “perché me lo domandi? Lo sai meglio di me!”. Ma ancor piu’ sorprendente fu la controrisposta: “C’e’ una ragione più profonda!”.[…]
Il parricidio di Euclide (La Repubblica – 24/01/12)
Duemilacinquecento anni fa, Zenone d’Elea decretò che una freccia in volo non può muoversi, visto che in ogni istante è ferma. E ne dedusse che aveva ragione il suo maestro Parmenide, a sostenere che il tempo non esiste. E che allora non esiste neppure il cambiamento, in mancanza di un tempo nel quale le cose possano cambiare. […]
Il paradosso della freccia (La Repubblica – 11/01/12)