Lo zero, primo elemento della lista dei numeri interi, è in realtà l’ultimo arrivato sulla scena. Gli uomini avevano già effettuato difficili calcoli aritmetici, risolto complicate equazioni algebriche e dimostrato profondi teoremi geometrici per secoli e millenni, prima che gli Indiani e i Maya introducessero in matematica un analogo di concetti quali il nulla, l’assenza, il silenzio, il buio, il non-essere e il vuoto […]
Elogio dello Zero il volto nichilista della matematica (La Repubblica – 28/11/14)
Lo scorso 9 luglio a Copenaghen, all’annuale consegna del premio Gödel, è stata suonata The Hilbert Heartbreak Hotel, una nuova composizione di Niels Marthinsen e Thore Husfeldt. Il titolo allude sia alla famosa canzone Heartbreak Hotel di Elvis Presley, sia al “paradosso dell’hotel infinito” di David Hilbert […]
Così Gödel cercò le prove che esistono i fantasmi (La Repubblica – 27/08/14)
Qualcuno disse una volta a David Hilbert, uno dei massimi matematici della storia, che c’erano state almeno due grandi matematiche donne: la russa Sofia Kovalevskaya e la tedesca Emmy Noether. E lui rispose, da bravo maschilista, che la prima non era una grande matematica, e la seconda non era una donna.
Le Signore dei Numeri (La Repubblica – 14/08/14)
Lo stato del Gujarat sta ai confini dell’India occidentale, incastonato fra il Rajastan a nord, il Pakistan a ovest, e l’Oceano a sud. Le piogge monsoniche sommergono vaste parti depresse del suo territorio, che il sole torrido trasforma in candide e bollenti saline. L’alcol, birra compresa, è bandito ufficialmente da tutto lo Stato, che ha approvato il proibizionismo nel 1948. La dieta è rigorosamente vegetariana, ed esclude non solo carne e pesce, ma anche le uova. […]
Sotto il cielo di Gandhi a misurare atomi e spirito (La Repubblica – 8/08/14)
Nella Macedonia greca, sull’estremo orientale della penisola Calcidica, si trova un promontorio lungo una cinquantina di chilometri e largo una decina, che termina nell’altura di duemila metri del Sacro Monte Athos. L’intemperante tratto del mare Egeo che lo circonda lo protegge dagli intrusi: nel 492 a. C. vi perse trecento navi, e nel 483 a. C. Serse preferì evitarlo con una spettacolare manovra, scavando per tre anni un canale che permise alla sua flotta lo scavalcamento della penisola. […]
Il Monte Athos e il calendario che haperduto tredici giorni (La Repubblica – 5/08/14)
La montagna, quale luogo di avvicinamento al cielo, è per sua natura un potente simbolo di innalzamento spirituale, e le religioni di ogni tempo e luogo se ne sono appropriate, santificando le vette che avevano a disposizione: il Sinai ebraico, l’Olimpo greco, il Golgota cristiano, il Taishan taoista… Tutte queste alture non paiono però che povere colline di fronte alle cime sacre del monte Kailash o del Nanda Devi, rispettivamente dimora degli dèi induisti e oggettivizzazione di Parvati, moglie di Shiva. […]
Sull’Himalaya dove lo scontro tra le montagne generò Buddha (La Repubblica – 2/08/14)
Ai turisti il nome di Pechino rievoca automaticamente una serie di luoghi magici. La Città Proibita, ad esempio, immortalata da Bertolucci nel film L’ultimo imperatore. O la Grande Muraglia, costruita dal primo imperatore Qin, che diede il suo nome alla Cina stessa. O il Tempio del Cielo, con i tetti azzurri come la volta celeste che vi si venerava. Immuni dalle invasioni barbariche dei turisti, due luoghi della città preservano invece la memoria storica della vita intellettuale del paese, a due estremi della sua storia. […]
Un euclideo di fronte all’imperatore (La Repubblica – 29/07/14)
Nell’autunno del 1901 la nave “Formidabile”, che riportava Pierre Loti in Francia dalla Cina, tradisce il suo nome: ha bisogno di riparazioni, ed è costretta a uno sfibrante ancoraggio a Saigon. Il marinaio-scrittore freme, e decide di fare una gita: o meglio, un pellegrinaggio. Va su una barca a vapore fino a Phnom Penh, attraversa con una chiatta il lago del Tonle Sap, e su un carro trainato da bufali arriva finalmente dopo cinque giorni a Siem Reap. Visita per due giorni le rovine di Angkor, e in altri cinque giorni torna a Saigon. […]
Cambogia dove i numeri sono angeli (La Repubblica – 26/07/14)
È morta a Roma, alla veneranda età di 101 anni, Emma Castelnuovo, decana delle matematiche italiane. Una donna destinata, dalla propria storia personale e professionale, a far parte della Storia politica e scientifica del nostro paese, come un alter ego di Rita Levi Montalcini, scomparsa anch’essa ultracentenaria.
La maestra che fece amare la geometria (La Repubblica – 15/04/14)
L’artista, il musicista e il poeta percepiscono le meraviglie del mondo attorno a sé, raffigurandole e trasfigurandole nelle loro opere. Osservano i variopinti colori dei fiori nei prati, riproducendoli in tele realiste o impressioniste. Ascoltano i gorgheggianti canti degli uccelli, riverberandoli in composizioni pastorali. Guardano oltre una siepe, fingendosi sovrumani silenzi e profondissima quiete. Osservano la danza della graziosa e silenziosa Luna, domandandosi che ci fa in cielo.
La bellezza matematica nascosta nel mondo (La Repubblica – 28/03/14)
L’Inghilterra è disperata per gli scarsi risultati dei suoi studenti in matematica: che comunque sono meglio dei nostri, anche se noi non ci disperiamo. Ha dunque deciso di rivolgersi, se non direttamente al Cielo, almeno al paese del Mandato del Cielo, invitando professori cinesi in Inghilterra, e inviando professori inglesi in Cina.
Anche i geni sgobbano: studiare costa fatica (La Repubblica – 13/03/14)
La “sezione aurea” ha colpito ancora. L’editore inglese GraphicDesign& ha infatti appena pubblicato un libro intitolato Golden Meaning che contiene, come annuncia il sottotitolo, “55 esperimenti grafici” da parte di altrettanti top designer mondiali. Essi effettuano le loro variazioni sul tema aureo del numero più famoso e chiacchierato della storia: quello chiamato appunto “sezione aurea” o “divina proporzione”, e di cui la copertina del libro ricorda e riporta le prime cifre decimali, cioè 1,618.
La divina proporzione (La Repubblica – 6/03/14)
Basta un semplice confronto tra due percentuali, ad esempio tra il 20 per cento più ricco della popolazione mondiale e l’80 per cento delle risorse del pianeta che esso consuma, per esprimere in maniera precisa e concreta la grave disuguaglianza esistente oggi nella distribuzione della ricchezza del mondo […]
Cosa si nasconde dietro quella curva (La Repubblica – 23/02/14)
Alziamo gli occhi e osserviamo il Sole e la Luna girare in cielo, ma in un caso ci sbagliamo e nell’altro no. Guardiamo le stelle e ci illudiamo di vederle come sono ora, ma stiamo osservando la loro luce di anni o millenni fa. Passeggiamo nel silenzio di un bosco, ma siamo avvolti da innumerevoli onde radio che solo un apparecchio ci permette di udire […]
L’apparenza inganna (La Repubblica – 19/02/14)
Infinito è il numero degli stolti», sentenziò l’Ecclesiaste (I, 15). «Due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, ma sull’universo ho ancora dei dubbi», precisò Einstein, additando almeno un punto di convergenza tra il pensiero religioso e quello scientifico. Più che calcolarne il numero, che può essere infinito solo in senso figurato, conviene cercare di capire la natura dello “stupido” […]
La logica dello stupido (La Repubblica – 3/02/14)
Nell’assolato pomeriggio di venerdì 4 luglio 1862 due reverendi che insegnavano a Oxford portarono tre bambine a fare una gita in barca sul Tamigi. Non era la prima volta, ma fu diversa da tutte. Le sorelline erano particolarmente irrequiete, e pretesero che venisse loro raccontata una storia insensata. Il reverendo Charles Dodgson improvvisò, come era solito fare, e la favola fu tanto attraente che una delle bambine gli chiese di metterla per iscritto. Nacque così Alice nel paese delle meraviglie, uno dei libri più singolari che sia mai stato scritto.
Lewis Carrol e il senso del non-sense (La Repubblica – 15/01/14)